Facciamo Debate: pro o contro? Favorevoli o contrari? Esistono gli alieni?
Che cosa accadrebbe se si offrisse a studenti/attori la possibilità di argomentare e di mettere in scena tematiche dai contenuti apparentemente molto distanti ed estremamente polarizzati?
Per scoprirlo e per capire le dinamiche del Debate dobbiamo necessariamente partire dall’origine di questo esperimento.
Nell’Antica Grecia i primi filosofi che iniziavano a utilizzare il sapere come professione introdussero il concetto di retorica, ovvero l’arte di avere ragione nelle discussioni, di persuadere con gli strumenti di parola e oratoria, intesa come l’arte di parlare in pubblico di determinate discipline.
Proprio con l’obiettivo di discutere, confutare e argomentare con dati oggettivi e definiti, detti evidence, nasce il Debate.
Il Debate è una metodologia didattica basata sul dibattito regolamentato che consente allo studente di acquisire attivamente competenze trasversali e funziona proprio come una “sfida”.
Infatti prevede due squadre che si sfidano a colpi di sapere, mettendo in gioco tutte le loro capacità argomentative e di retorica per ottenere il punteggio maggiore. Una volta stabilita la mozione, ovvero il tema su cui sarà incentrato tutto il dibattito, alle squadre verrà assegnata la posizione da sostenere e difendere: pro o contro.
Le squadre avranno un’ora di tempo per prepararsi e sviluppare l’argomento curandosi quanto più possibile di delle modalità espositive e dei passaggi logici necessari a sostenere la propria tesi.
Ma come funziona praticamente?
Ogni squadra ha tre speakers e a ognuno di essi spetta un intervento della durata che varia dai quattro agli otto minuti, a seconda dell’età dei partecipanti. Questo intervento non può avere durata inferiore o maggiore, rischio penalità. Al termine dei tre interventi è prevista un’arringa finale eseguita dal primo speaker che dovrà chiudere l’esposizione della propria squadra cercando di essere il più convincente possibile agli occhi della giuria.
Infatti è proprio la giuria composta da tre o cinque giudici, incluso il conduttore del match, che deciderà in base a tre elementi il punteggio da assegnare alla squadra. Questa valuterà il contenuto, lo stile e la strategia. Al fine di ottenere il punteggio più alto sarà necessario fare attenzione a diversi elementi:
- linguaggio verbale
- esempi a supporto delle argomentazioni proposte
- evidenze scientifiche e statistiche
- enfasi utilizzata durante l’esposizione
- tono della voce e al linguaggio del corpo.
Di estrema importanza è anche l’organizzazione degli interventi che dovranno seguire il più possibile un percorso logico per evitare di essere confutati dagli avversari.
Ma che cosa c’entra il Debate con l’Edutainment teatrale?
Il debate e l’Edutainment teatrale hanno in comune l’intento di introdurre una modalità innovativa e trasversale di arricchimento del sapere e – parlando di Teatro – dell’arricchimento del proprio modo di essere.
Considerando l’importanza di fare Teatro a scuola, questi due concetti non possono che andare a braccetto, arricchendosi a vicenda. Ecco che nasce il Teatro-debate, una formula che trasforma la discussione in rappresentazione e che rafforza e arricchisce i ragionamenti attraverso l’interpretazione di personaggi, parole e sentimenti, creando un effetto di immedesimazione.
Il teatro-debate, nella cornice dell’Edutainment teatrale, si pone l’obiettivo di coinvolgere gli studenti nell’apprendimento della materia attraverso una dinamica esperienziale e performativa, promuovendo la trasmissione di contenuti di qualità e svolgendo funzioni importantissime per lo sviluppo della persona all’interno della società:
- Sviluppo di un pensiero critico
- Capacità di ascolto attivo
- Capacità di lavorare con gli altri e per gli altri
- Consapevolezza della realtà
- Consapevolezza del “pensiero dell’altro”
- Crescita di abilità analitiche, critiche, argomentative e comunicative
- Promozione di un apprendimento autentico e situato
Il Debate, per concludere, è una palestra per la mente che “costringe” i partecipanti a ricercare, contestualizzare, discutere e comprendere, in un contesto di squadra protetto e giocoso. La possibilità di scegliere di volta in volta l’argomento, inserendolo in un “format” definito, regala a questa dinamica infinite possibilità in termini didattici, di crescita e di formazione.
Approfondimenti utili in download
0 commenti